Ecografia con mezzi di contrasto

Prenota una visita

L’ecografia con mezzo di contrasto consente di studiare in modo dinamico la vascolarizzazione dei tessuti profondi (ad esempio, la distribuzione e la quantità di vasi sanguigni all’interno di un nodulo del fegato) a fini diagnostici. In genere, viene svolta quando l’ecografia tradizionale non consente di raggiungere risultati diagnostici certi.


Durante questo esame, lo studio ecografico prevede l'iniezione di un mezzo di contrasto costituito da micro bolle gassose. L’ecografia con mezzo di contrasto viene utilizzata in modo mirato per studiare la vascolarizzazione delle formazioni nodulari del fegato, del rene e del pancreas. Un’ulteriore applicazione specialistica è rappresentata dallo studio degli endoleak nei pazienti sottoposti a posizionamento di endoprotesi aortica addominale.


I più moderni mezzi di contrasto consentono anche di studiare la vascolarizzazione delle formazioni nodulari del fegato, del rene, del pancreas e della mammella così da verificarne la natura e la sua eventuale benignità.

Un esito positivo derivato dall’esecuzione dell’ecografia con mezzo di contrasto chiude l’iter diagnostico relativo al nodulo individuato dal momento che il responso risulta essere tale da non richiedere l’esecuzione di ulteriori esami. L’ecografia con mezzo di contrasto viene eseguita sia in condizioni ordinarie sia durante e dopo l’iniezione endovenosa del mezzo di contrasto ecografico (circa 5ml di soluzione preparata al momento). 


Come funziona

Il medico inietta in una vena del braccio del paziente il mezzo di contrasto. Questo percorre l’intero vaso sanguigno e in pochi secondi attraversa gli organi vitali interni come il cuore, i polmoni, il fegato, i reni, il pancreas. Le microbolle che compongono il mezzo di contrasto, che hanno dimensioni inferiori a quelle dei globuli rossi, vengono colpite dagli ultrasuoni emessi da una sonda che scorre sulla pelle del paziente in corrispondenza dell’organo che si vuole esaminare. Una volta colpite, le microbolle tendono a ingrandirsi generando onde elastiche maggiori per dimensioni e quindi più visibili sul monitor dell’ecografo.

Tutte le diverse fasi che compongono l’esame – prima, durante e dopo l’iniezione – sono analizzate dall’ecografo. L’esame viene in parte registrato per una rivalutazione successiva più approfondita e per la scelta delle immagini più rappresentative.

Share by: